Sottoscrivo

Non potrei aggiungere nulla di più a quanto scritto da Marco Coïsson in Life on iPad – Quello che manca sui limiti dell’iPad come piattaforma di lavoro.

So bene che i suoi interessi professionali (e i miei) sono lontanissimi da quelli dell’utente normale (a quanti potrebbe interessare un datalogger sull’iPad?), ma resta il fatto che il mancato accesso al filesystem è una delle più gravi limitazioni di iOS.

Però rispetto a lui io sono più ottimista. È vero che all’iPad manca ancora qualcosa per essere adatto ad un uso veramente professionale, ma è altrettanto vero che i miglioramenti degli ultimi anni sono stati giganteschi. Basterebbe solo un ulteriore, piccola, spintarella.