Dieci anni fa nasceva MelaBit, questo piccolo blog dedicato al mondo Apple, della programmazione e della scienza con un pizzico di nostalgia per il retrocomputing. Sembra ieri quando pubblicai il mio primo articolo, e invece eccoci qui, nel 2023, a festeggiare il primo decennio di vita di questo spazio online.
Ci sono volte in cui le traiettorie pseudocasuali delle nostre vite si dipanano in percorsi imprevedibili, finiamo per caso ad una festa ed incontriamo l’anima gemella, sbagliamo la preparazione di un campione e vinciamo il premio Nobel.1
Oggi il blog compie cinque anni. Purtroppo me ne sono ricordato solo all’ultimo momento e non ho avuto il tempo di fare una analisi dettagliata come mi ero ripromesso di fare. Pazienza, magari ci sarà occasione in una circostanza meno “tonda”.
Negli ultimi anni la Puglia ha portato avanti un piano intelligente di produzione di energia pulita attraverso l’installazione di centinaia di pale eoliche. Non so se, come sostiene qualcuno, la regione abbia raggiunto l’autonomia energetica, ma la quantità di energia rinnovabile prodotta è comunque molto rilevante. La maggior parte delle pale è stato installata al confine fra la Puglia e la Campania, in una regione collinare spoglia e poco popolata, nota più che altro per bollettini meteo sempre allarmanti, “… attenzione, nebbia in banchi fra Grottaminarda e Candela”.
Un circuito elettronico è progettato per funzionare con valori ben precisi di tensione di alimentazione e di corrente elettrica, ma può tollerare deviazioni più o meno grandi dei parametri di progetto. Se in condizioni normali nel circuito fluisce una corrente di 100 mA (milliAmpere, equivalente a un flusso di $latex 6 \times 10^{17}$ elettroni al secondo), posso aumentare tranquillamente la corrente fino a 120 mA senza che succeda niente. Se sono fortunato e se ho fatto le cose per benino, il circuito continuerà a funzionare anche se la corrente arriva a 150 e magari anche a 200 mA.
Chi si ricorda di Doris Norton? Negli anni ‘80 usava l’Apple II per controllare tastiere e sintetizzatori, producendo dischi di musica elettronica che, ancorché datati, sono stati uno dei primi esempi di uso del personal computer nel mondo della musica (più o meno) commerciale.
Da un paio di mesi, scaduto il contratto di abbonamento precedente e in attesa dell’arrivo dell’iPhone 7, sono tornato a Vodafone. In teoria l’offerta non è male, 7 euro ogni 28 giorni, con inclusi 1000 minuti di conversazioni e 3 GB di traffico internet 4G.
Nel post precedente ho descritto la mia esperienza con il Kobo Glo HD e come questo lettore di eBook si sia rivelato tanto insoddisfacente da spingermi a restituire il prodotto (che nel frattempo mi è stato rimborsato).
Oggi il blog festeggia il secondo compleanno. Sono riuscito a ricordarmene, anche se purtroppo negli ultimi mesi ho avuto veramente poco tempo da dedicarvi.