Lo dico subito, da App Inventor 2 mi sarei aspettato molto di più. Sarà per la sua origine (Google), sarà per chi lo sviluppa attualmente (il MIT), pensavo fosse molto più rifinito e facile da usare di quanto sia in realtà.
Il modello di programmazione tradizionale si basa sulla scrittura di codice sorgente secondo una struttura logica e ad una sintassi ben definita e dipendente dal linguaggio di programmazione prescelto.
L’algoritmo del Crivello di Eratostene è stato implementato in almeno 103 linguaggi diversi, alcuni decisamente curiosi o esoterici. Chi ha mai sentito parlare di AutoIt, Bracmat, M4, Nimrod o zkl?
Caught me crawlin’, baby, Crawlin’ ‘round your door,
Seein’ everything I want, I’m gonna crawl on your floor.
– The Doors, Crawlin’ King Snake.
Nel post di qualche mese fa, Setacciare numeri con il serpente, avevo preso lo spunto da un semplice programma che calcolava i numeri primi mediante il famoso Crivello di Eratostene, traducendo il programma dal BASIC originale in Python, che considero il linguaggio di programmazione più interessante, oggi.
Anche se ho una collezione molto ampia di scansioni in pdf di vecchi numeri di BYTE Magazine, mi piace ogni tanto leggere qualche fascicolo preso in prestito dalla biblioteca dell’Istituto (del resto qualche tempo fa li ho salvati da una fine stile Fahrenheit 451).