– Fonte: CafeCredit su Flickr.
Venerdì mattina mi chiama mia figlia da Londra. Ha perso il portafogli con la carta prepagata, è preoccupata, probabilmente teme anche la mia reazione. L’ha cercato a casa e a scuola, niente, l’ultima speranza è il pub dove sono stati la sera prima, ma apre solo nel pomeriggio.
Rimaniamo ancora sulle mappe, ma questa volta sociali.
Strava è una delle tante app di fitness che permettono di registrare e condividere i dati della propria attività fisica. L’app registra il percorso fatto mentre si corre, si va in bici, si scia o si nuota, e poi permette di analizzare le prestazioni personali e di confrontarle con quanto fatto in precedenza.
– Fonte: Flickr.
Ogni mattina mio marito ed io imploravamo Alexa di prepararci il caffé. Ma lei reagiva solo quando la richiesta veniva fatta in un modo ben preciso, e neanche sempre.
Giorgio dell’Arti è un bravo giornalista. L’ho sentito più volte a Prima Pagina, la trasmissione di Radio 3 dedicata alla lettura dei giornali del mattino che ascolto ogni giorno in macchina, e ne ho sempre apprezzato la capacità di scegliere gli articoli da leggere, oltre che il garbo e la competenza nel rispondere alle domande degli ascoltatori.
La teoria è tanto bella ma la pratica permette di capire molto di più.
Si può parlare all’infinito dei rischi associati a certi comportamenti su internet, ma finché non ci si sbatte contro si tenderà sempre a minimizzare e a pensare che non ci riguardino.
Dopo aver letto le puntate precedenti di questa serie (primo tempo, interludio, secondo tempo e secondo interludio), qualcuno potrebbe obiettare che, tutto sommato, poter controllare la casa o il riscaldamento a distanza è molto più vantaggioso dei rischi per la privacy che ne derivano. Alla fine, cosa sarà mai ricevere qualche annuncio pubblicitario mirato?
No, non me ne sono dimenticato, anzi l’ho messo apposta da parte per poterne parlare più diffusamente ora.
Nelle puntate precedenti abbiamo visto come l’invasione nella vita privata operata dai dispositivi IoT sia tanto massiccia e intollerabile da rendere utile consultare una guida ai rischi per la privacy prima di acquistare un qualunque dispositivo IoT.
– Lars Schleicher, Flickr.
Come reagireste se qualcuno si intrufolasse in casa vostra per registrare tutto ciò che dite? O se nascondesse una videocamera e osservasse quello che fate fra le mura domestiche? Il minimo sarebbe cacciarlo via a calci, fino ad arrivare nei casi peggiori ad una denuncia all’autorità giudiziaria.
Neanche a farlo apposta, subito dopo la pubblicazione dell’ultimo articolo sulla privacy al tempo dell’Internet of Things ho ricevuto dalla fondazione Mozilla (quella di Firefox e Pocket) questa interessantissima guida all’acquisto dei dispositivi tecnologici connessi alla rete, con un elenco dettagliato dei rischi che ciascun dispositivo comporta per la nostra privacy. Penso che sia difficile trovare in giro qualcosa di più utile per fare degli acquisti consapevoli.