– Fonte: JJ Ying su Unsplash.
Descrivere in generale un software complesso come Syncthing è utile, ma ancora più utile è arrotolarsi le maniche e provare ad usarlo, verificando in pratica se fa davvero al caso nostro.
– Fonte: JJ Ying su Unsplash.
Proprio come VisiCalc, WordStar, Photoshop, Hypercard o Netscape, Dropbox è stato uno di quei (pochi) software davvero innovativi e capaci di cambiare la vita dei suoi utilizzatori.
Qualche mese fa ho scritto di Docs.com, un servizio di condivisione gratuita di documenti con qualche problema di privacy, dovuto però più alla ignavia dei suoi utilizzatori che a colpe reali di Microsoft.
Condividere i documenti sui vari servizi cloud, lo sappiamo tutti, è comodissimo. Possiamo mantenere un backup remoto dei nostri file, mettendoci al sicuro dai crash improvvisi del computer.1 Possiamo lavorare su computer diversi, ritrovando il documento esattamente nello stato in cui lo avevamo lasciato. Possiamo perfino lavorare con altre persone sullo stesso documento senza bisogno di essere fisicamente vicini.
Fra i tanti servizi cloud a cui mi sono iscritto negli ultimi anni c’è JustCloud, una piattaforma per il backup e la condivisone dei file analoga a Dropbox, Google Drive, iCloud, OneDrive, Box, per citare solo le più famose.