Negli ultimi mesi ChatGPT ha riempito le pagine dei giornali e del web, oscurando quello che è stato per mesi uno dei giocattoli preferiti dei nerd di tutto il mondo, la generazione di immagini tramite intelligenza artificiale.
Non sono un early adopter e quindi non ho mai avuto fretta di acquistare l’ultimo prodotto tecnologico. Non è per snobismo, ma piuttosto perché, come succede con le automobili, so per esperienza che i difetti iniziali (quasi) inevitabili di questi prodotti vengono corretti solo dopo la seconda o la terza iterazione.
Big Sur mi piace, ha portato una ventata di freschezza all’interfaccia grafica di macOS, un’interfaccia ormai familiare, ben assestata, rassicurante ma che, come le pareti di una casa abitata da tanti anni, attendeva con ansia una bella rinfrescata.
Dopo aver valutato le prestazioni del MacBook Air M1 con Geekbench 5, questa volta tocca a PerformanceTest, un tool meno noto ma davvero molto interessante, perché permette una analisi molto dettagliata delle prestazioni del sistema. Ma non temete, qui mi limiterò solo a un riassunto dei risultati più importanti. Chi vuole può saltare i dettagli relativi all’installazione e all’uso di PerformanceTest e leggere solo la parte finale con i risultati dei test.
Lo so, sono passati dei mesi senza che riuscissi a scrivere nulla sulle prestazioni velocistiche del MacBook Air M1. Purtroppo una serie di circostanze professionali e familiari hanno preso il sopravvento e mi hanno obbligato a trascurare il blog per tutto questo tempo.
– Foto di Antonio Scalogna su Unsplash.
Perché una non-recensione? Perché il MacBook Air M1 è uscito già da un anno e nel frattempo sono state pubblicate dozzine di recensioni più o meno complete e più o meno interessanti (come ad esempio questa su Macworld, questa su The Verge oppure quest’altra su Rocket Yard), e non ha senso ripetere per l’ennesima volta le stesse considerazioni.