Middleman

Jeeeeeekyll? No, Hugo!

Jeeeeeekyll? No, Hugo!

Mentre descrivevo come ero passato da Wordpress a Jekyll, sapevo già che avrei dovuto cambiare di nuovo. Da un punto di vista tecnico, Jekyll è una piattaforma fantastica: è facile da programmare, ha una documentazione ineccepibile e funziona perfettamente durante la fase di sviluppo, quando il numero di pagine e di post di test è limitato. Ma, come ho sperimentato in prima persona, una volta che Jekyll si trova a dover gestire un sito vero con centinaia di post, le prestazioni calano drasticamente e i tempi di risposta aumentano in modo intollerabile (e piuttosto imbarazzante).
Da melabit a melabit: perché Jekyll?

Da melabit a melabit: perché Jekyll?

– Fonte: Jametlene Reskp su Unsplash. Come dicevo nell’ultimo post, lasciare la comfort zone di Wordpress non è stato per niente facile. Fra doversi preoccupare solo di scrivere qualcosa di interessante, con tutto il resto gestito da una squadra di amministratori di sistema ed esperti di programmazione web, a dover fare tutto da solo c’è un abisso.