Windows? No grazie! (2)

Fonte: Henrique su Unsplash.

Ma se non uso Windows sui miei computer non è solo per i problemi di privacy riportati ieri. C’è anche che Microsoft non fa niente per nascondere il suo lato più rapace, trovando ogni giorno un nuovo modo per rubacchiare qualcosa ai clienti (paganti).

Il più recente è l’obbligo di fornire l’indirizzo email di account Microsoft di rete, come ad esempio quello usato per Office 365, Skype o OneDrive, prima di accedere per la prima volta ad un PC dove è installato Windows 11. E se non si ha già un account di questo tipo, bisogna per forza crearne uno nuovo per poter usare il proprio computer.1

In teoria si potrebbe ancora usare un account locale ma, guarda la combinazione!, le istruzioni per farlo sono state rimosse da poco dal sito di supporto di Microsoft o ormai si trovano solo sul sempre più benemerito archive.org. Inutile dire che l’operazione inversa continua ad essere ben documentata. Anche il baco che permetteva di bypassare la richiesta dell’email è stato corretto prontamente.

Sembra una questione di poco conto, ma in realtà fa parte di una strategia sempre più asfissiante per raccogliere quanti più dati possibile sugli utenti dei PC – sulle loro abitudini di navigazione, sulle email ricevute, sulla posizione, sulle periferiche collegate, sui software usati, e così via – per proporre consigli per gli acquisti sempre più mirati ed efficaci. Questo oggi, magari domani servirà per convincere gli utenti ad usare la versione a pagamento di Copilot anche per le cose più cretine, a botte di centinaia di dollaroni all’anno.

Certo, si può scegliere di disattivare le opzioni più spione o anche eliminare del tutto gli annunci pubblicitari. Ma, al contrario di quello che sarebbe normale, tocca all’utente farlo, perché tutto ciò che riguarda il tracciamento degli utenti è sempre attivo di default. Di conseguenza solo gli utenti più scafati lo fanno, mentre la maggior parte non ha idea della loro esistenza.

E questo, dalle parti di Redmond, lo sanno benissimo.


  1. Sarebbe come se Apple obbligasse ad usare un account iCloud per poter usare il proprio Mac, anche se iCloud non ci piace e non lo usiamo mai. ↩︎